Bardi costituisce l'area di origine della razza del cavallo bardigiano, il quale, oltre che nell'Appennino emiliano, è ormai conosciuto ed allevato anche nella provincia di Ravenna, in Toscana e nel Comense.
Il mantello del cavallo bardigiano èbaio. Di costituzione robusta, la testa di conformazione piccola con profilo rettilineo a fronte larga, ha orecchie corte e ben dritte, il ciuffo folto ed abbondante. il collo è di giusta lunghezza, con ampia base di attacco, preferibilmente armato con criniera folta ed abbondante.
Il garrese è largo, non molto rilevato. La spalla è di giusta inclinazione e lunghezza con notevole sviluppo muscolare. Il dorso è di media lunghezza e ben diritto, i lombo corti, ampi e ben diretti, la groppa larga, mediamente inclinata, la coda lunga ben attaccata e il crine abbondante. Il petto è largo, profondo e muscoloso, il torace ampio e ben disteso, la coscia muscolosa e arrotondata, gli arti asciutti, gli zoccoli larghi, con unghia preferibilmente nera e solida; tutte queste caratteristiche rendono il cavallo bardigiano particolarmente adatto all'equitazione di camèagna, all'agriturismo, al trekking, anche alle semplici passeggiate domenicali. Ogni anno a Bardi, in località Monti, nella prima domenica di agosto, si tiene la mostra nazionale del cavallo bardigiano, secondo una ormai consolidata tradizione.
Documento pubblicato
grazie alla concessione
e alla collaborazione
della Comunità Montana
delle Valli del Taro e del Ceno
Illustrazione di Paolo Sacchi
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