ALBARETO
Sorge sulla destra del torrente Gotra, nei pressi della confluenza con l’Arcina. L’edificato attuale è tutto di origine molto recente, sorto nel corso del XX secolo lungo la strada provinciale. I nuclei antichi, come Casale, Costello, Case Mirani, sparpagliati tra campi e prati, a ridosso del margine inferiore dei castagneti, dominano dai poggi la vallata. Tutti presentano, almeno in parte, le caratteristiche comuni degli edifici rurali dell’alta Val Taro: tetti in ciappe (lastre di arenaria a spacco), ingressi rialzati dotati di balchio, cioè di scalinata coperta, e passaggi a galleria tra le abitazioni.
La chiesa di S. Maria Assunta nel suo aspetto attuale risale alla metà del XIX secolo, ma la facciata è molto più recente. Più antico il campanile, datato 1738.
BUZZO’
Tra gli annosi castagni dell’alto bacino del Rio Uccellecchia sorge questo bel nucleo di edifici, alcuni con antiche iscrizioni sugli stipiti in pietra. La chiesa risale al XVIII secolo; molto caratteristica una fontana in pietra con abbeveratoia.
CACCIARASCA
Adagiata sul versante destro della valle del torrente Arcina è circondata dai boschi che scendono dal passo di Cento Croci; la chiesa risale alla metà del XVI secolo, ma è stata rifatta circa due secoli dopo.
CAMPI
Sorge sulla sponda destra del Taro, circondata da ampi prati ed annose siepi. La chiesa, dedicata a S. Giacomo, risale nel suo aspetto attuale al 1757.
CODOGNO
Sull’altro versante della Valle Arcina rispetto a Cacciarasca, sorge in parte intorno alla chiesa, in parte sulla costa che risale verso Cento Croci. La chiesa, S. Antonio Abate, è decorata dagli affreschi del prof. Romeo Musa, famoso xilografo bedoniese.
FOLTA - TOMBETO
Piccoli nuclei ad un solo chilometro di distanza l’uno dall’altro, molto antichi come si evince dalle abitazioni in pietra dotate di balchio. La chiesa di Tombeto, del XVII secolo, è dedicata a S. Giovanni Battista; quella di Folta, probabilmente del secolo successivo, porta il nome di S. Maria Maddalena.
GOTRA
Piccola frazione vicina allo sbocco dell’Uccellecchia nel Taro, che negli ultimi anni ha conosciuto un rapido sviluppo urbanistico fatto di villette immerse nel verde. Il nucleo originario si stringe attorno alla chiesa di S. Michele, dal grande portale bugnato, che racchiude al suo interno un pregevole altar maggiore in marmo di Carrara.
GROPPO
La chiesa di S. Pietro risale al ’600, mentre il vicino campanile sembra del secolo successivo. In una cappella della chiesa è visibile una decorazione a fresco, raffigurante la Storie della Vergine ed i Quattro evangelisti, di scuola genovese dell’inizio del XVII secolo. Inoltre è conservata una croce datata alla fine del ’400.
MONTEGROPPO
Ai piedi del M. Gottero, sui due versanti del torrente Gotra, che qui scorre rapido e spumeggiante ancora all’inizio del suo corso, sorgono alcuni piccoli nuclei di abitazioni, immersi nel verde dei pascoli e dei castagneti, che complessivamente prendono il nome di Montegroppo. Il nucleo principale sorge intorno alla chiesa, risalente al secolo XIX, dallo svettante campanile datato 1867.
PIEVE DI CAMPI
Sorge sull’ampio terrazzo antistante il Taro, allo sbocco del torrente Lubiana. I piccoli edifici, dotati di balchio, fanno da corona alla chiesa, nel cui abside si riconosce la struttura originaria, antecedente alla ristrutturazione del 1579, prima di una lunga serie di restauri. Il campanile è del 1886.
SAN QUIRICO
Dirimpetto ad Albareto, questa frazione si arrampica sul crinale che divide il Gotra e l’Arcina prossimi alla confluenza. La chiesa risale al 1785, anche se è stata oggetto di rifacimenti negli ultimi due secoli; la campana è datata 1488.
Documento pubblicato
grazie alla concessione
e alla collaborazione della
Comunità Montana
delle Valli del Taro e del Ceno
Illustrazione di Paolo Sacchi
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